IGM Consulting sas – Ambiente e Sicurezza sul Lavoro

IGM Consulting sas – Ambiente e Sicurezza sul Lavoro -

Documentazione della sicurezza

Il documento unico di valutazione è così strutturato:


  • Normative e informazioni generali sul documento
    Valutazione dell’aspetto, interno o esterno all’azienda, di tipo fisico o chimico, di tipo organizzativo o professionale, prevedibile o imprevedibile, che può in qualche modo influenzare l’attività lavorativa e quindi generare un probabile livello di rischio.
  • Verifica dei documenti Tecnico/amministrativi
    La verifica documentale è prevista in tre fasi:

    a) Documentazione amministrativa (es. licenza di agibilità e destinazione d’uso dei locali);
    b) Documentazione tecnica (es. dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico);
    c) Documentazione relativa alla sicurezza (es. nomina del Responsabile Sicurezza Prevenzione e Protezione).

  • Valutazione rischi lavoratori correlati alla mansione specifica
    In base alle linee guida dell’ISPESL, la predisposizione per la valutazione dei rischi è prevista in tre fasi operative:

    a) Individuazione dei conseguenti potenziali rischi di esposizione in relazione allo svolgimento delle lavorazioni;
    b) Stima dell’entità dei rischi;
    c) Definizione di un programma di prevenzione e delle misure di protezione da adottare.

  • Valutazione rischi gestanti e puerpere
    La Commissione Europea ha definito la valutazione del rischio legata al tipo di lavoro e alla categoria di lavoratrici interessate (“lavoratrici gestanti, lavoratrici che hanno partorito di recente o lavoratrici che allattano“). Sono proprio le gestanti i soggetti più a rischio, non solo perché portano in grembo un feto, ma anche perché possono non essere consapevoli durante un lasso di tempo piuttosto lungo, dai 30 ai 45 giorni. Ed è proprio il primo trimestre di gravidanza” il periodo di maggiore vulnerabilità in termini di possibili danni permanenti al nascituro”.
    La responsabilità principale della valutazione del rischio e delle azioni da svolgere per tutelare la salute della donna e del nascituro, ovviamente, spetta al D.L., il quale con la valutazione preventiva consente infatti alle lavoratrici, non solo di essere informate sui rischi presenti in azienda, ma di conoscere le misure di prevenzione che il D.L. intende adottare in caso di gravidanza, sensibilizzandole altresì sulla necessità di essere tempestive nel fornire al D.L. le comunicazioni previste per la tutela della maternità, riguardo alla valutazione dei rischi specifici e alla conseguente possibilità di spostamento ad altre mansioni,compatibili con la gestazione in atto e successivamente, fino a sette mesi dopo il parto con l’allattamento e il puerperio.
    I responsabili dell’azienda sono dunque tenuti a informare le donne di tutti i rischi potenziali, e di quali misure intendono assumere per evitarli.

    IGM Consulting offre: valutazione  dei rischi  riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, come indicato art.28 D.Lgs 81/08,secondo quanto previsto dal D.Lgs 26 marzo 2001, n. 151.

  • Valutazione rischi stress lavoro-correlato
    L’8 ottobre 2004 è stato firmato un accordo europeo sullo stress sul lavoro che sancisce alcuni principi, che possono essere così riassunti:
    • Lo stress da lavoro è considerato, a livello internazionale, europeo e nazionale, un problema sia dai datori di lavoro che dai lavoratori.
    • Lo stress è uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche,psicologiche o sociali ed che consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti.

    L’individuazione di un problema di stress da lavoro può avvenire attraverso un’analisi di fattori quali l’organizzazione e i processi di lavoro, le condizioni e l’ambiente di lavoro, e la  comunicazione.

    Tutti i datori di lavoro sono obbligati per legge a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Questo dovere riguarda anche i problemi di stress da lavoro in quanto costituiscano un rischio per la salute e la sicurezza. A fronte di questo accordo, L’Italia si impegna a recepire ad attuare un programma di verifica  con  la  valutazione del rischio dello stress lavoro-correlato indicato dall’ art.28 D.Lgs 81/08. Con il D.Lgs. correttivo del 3/8/2009, n. 106, l’obbligo di valutazione decorre a far data dal 1° agosto 2010

    IGM Consulting offre: Relazione di Valutazione dei rischi legati allo stress lavoro correlato  composta, essenzialmente, da tre sezioni:

    SEZIONE I

    • Criteri e metodologie utilizzate per la valutazione dei rischi connessi con lo stress lavoro-correlato.

    SEZIONE II

    • Valutazioni e conclusioni conseguenti alla valutazione dei rischi connessi con lo stress lavoro-correlato, eseguita per ogni diversa MANSIONE aziendale;
    • Indicazione delle misure di prevenzione e protezione già adottate o già pianificate dall’Azienda;
    • Programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza e benessere.

    SEZIONE III

    • Individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure e i ruoli dell’organizzazione aziendale che vi devono provvedere.
  • Valutazione rischi aree lavorative
    La valutazione dei rischi delle aree lavorative comprende:
    • Caratteristiche delle aree interne ed esterne dell’insediamento
    • Macchine ed attrezzature
    • Arredamento
    • Vie ed uscite di emergenza
    • Stoccaggio rifiuti
    • Impianto elettrico
    • Impianto illuminante
    • Impianto canalizzato aria compressa
    • Aree di stoccaggio (magazzini)
    • Locali di riposo
    • Apprestamenti igienici assistenziali (spogliatoi)
    • Sorveglianza sanitaria e presidi di Primo Soccorso
    • Servizi igienici
    • Fumo da sigaretta
  • Valutazione rischio incendio
     IGM Consulting offre: Relazione redatta in base al Decreto Ministeriale 10 marzo 98 “Sicurezza antincendio e gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro” in attuazione al disposto dell’art.46, comma 3, del decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81, relativo ai criteri di valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro con le  misure di prevenzione e di protezione antincendio da adottare, al fine di ridurre l’insorgenza di un incendio e di limitarne le conseguenze qualora esso si verifichi.
    La valutazione dei rischi di incendio verrà effettuata in conformità ai criteri di cui all’allegato I del DM 10/3/98. Il  documento costituisce parte specifica ed integrante del Documento di Valutazione dei Rischi redatto ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dovrà essere periodicamente verificato , a cura del Datore di Lavoro a seguito di:
    • adeguamenti strutturali
    • adeguamenti impiantistici
    • nuove realizzazioni
    • attivazione di cantieri all’interno dell’edificio
    • modifiche organizzative e funzionali
  • Piano di evacuazione
    IGM Consulting offre: Documento di evacuazione  redatto In riferimento alle norme indicate nel D.M. 10 marzo 1998 (G.U. n. 81 del 07.4.1998), in attuazione dell’art. 46 comma 3 del D. Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008, onde porre in essere le misure, i provvedimenti, gli accorgimenti e i modi di azione intesi a ridurre la probabilità dell’insorgenza di un incendio ed eventualmente a limitarne le conseguenze.

    Il piano ha come finalità:
    1. salvaguardare le vite umane

    2. proteggere i beni aziendali
    3. tutelare l’ambiente.

    Per assolvere a queste importanti funzioni il documento devrà essere continuamente aggiornato e modificato ogni volta che vengono a mancare i requisiti per una sua corretta e rapida attuazione. Resta sottointeso l’obbligo di periodici test di cadenza almeno annuale per verificarne la funzionalità e riscontrare eventuali errori o mancanze.

  • Valutazione rischi dell’esposizione dei lavoratori al rumore
    IGM Consulting offre: Documento di valutazione del rumore utilizzando  strumenti di misura certificati ISO, ai sensi dell’art. 190 del D.Lgs. 81/08, durante le effettive attività lavorative, prendendo in considerazione in particolare:
    • Il livello, il tipo e la durata dell’esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo;
    • I valori limite di esposizione ed i valori di azione di cui all’art. 189;
    • Tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore, con particolare riferimento alle donne in gravidanza e i minori;
    • Gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti dalle interazioni tra rumore e sostanze ototossiche connesse all’attività svolta e fra rumore e vibrazioni;
    • Le informazioni sull’emissione di rumore fornite dai costruttori delle attrezzature impiegate, in conformità alle vigenti disposizioni in materia;
    • L’esistenza  di  attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di rumore;
    • Il  prolungamento  del  periodo di esposizione al rumore oltre l’orario di lavoro normale, in locali di cui è responsabile;
    • Le   informazioni   raccolte   dalla  sorveglianza  sanitaria, comprese,  per  quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica;
    • La  disponibilità di dispositivi di protezione dell’udito con adeguate caratteristiche di attenuazione.
  • Valutazione rischi con misurazione dei livelli di vibrazioni meccaniche
    Il documento di valutazione che prescrive le misure per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che sono esposti o possono essere esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche, recepite con il D.Lgs 09 Aprile 2008, n. 81 art.202. di quanto previsto art.181.
    Si definiscono vibrazioni i processi dinamici indotti in corpi elastici da sollecitazioni aventi carattere ripetitivo nel tempo. I parametri caratterizzanti una vibrazione sono la frequenza, la lunghezza d’onda, l’ampiezza, la velocità e l’accelerazione.
    L’esposizione umana a vibrazioni meccaniche rappresenta un fattore di rischio rilevante per i lavoratori esposti.
    Il rischio connesso ad esposizione di vibrazioni dipende dalle caratteristiche e dalle condizioni in cui vengono trasmesse:
    • estensione della zona di contatto con l’oggetto che vibra (mani, piedi ecc.)
    • frequenza della vibrazione
    • direzione di propagazione
    • tempo di esposizione

    IGM Consulting offre: La valutazione dei rischi prescrivono le misure per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che sono esposti o possono essere esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche.
    I rilievi saranno effettuati utilizzando il vibrometro certificato ISO.

    L’uso di tale strumento individua, se ed in che misura il livello di esposizione quotidiana a vibrazioni del lavoratore riferita alle otto ore di lavoro, A(8), superi o meno il livello d’azione al m/s2 o il valore limite in m/s2 assunti dalla proposta di norma comunitaria. Ciò al fine di poter mettere immediatamente in atto le appropriate azioni di tutela, privilegiando gli interventi alla fonte, già in sede di valutazione del rischio quali la sostituzione degli utensili che producono alti livelli di esposizione con utensili che producano minori livelli di vibrazioni.

  • Valutazione rischi per la movimentazione manuale dei carichi
    La valutazione si applica a tutte le attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari, ai sensi D.Lgs n°81 del 09 Aprile 2008 in conformità art. 168, di quanto previsto dalle norme tecniche della serie ISO 11228.

    IGM Consulting offre:

    • Valutazione che individua il rischio connesso cn la movimentazione manuale dei carichi
    • Il modello di calcolo impiegato è quello NIOSH (National Institute of Occupational and Health)
  • Valutazione del rischio chimico
    Il documento di valutazione dei rischi di esposizione dei lavoratori ad agenti chimici pericolosi.

    IGM Consulting offre:

    • Documento redatto  redatto ai sensi del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 come previsto dall’art.223 “In attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42, 98/24 e 99/38 riguardanti il miglioramento della    sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro”;

    Il documento individuerà i requisiti minimi per la protezione dei  lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano, o possono derivare, dagli effetti di agenti chimici presenti  sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attività lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici.

    Nella valutazione si terrà conto di eventuali agenti chimici pericolosi in fase di trasporto, fatte salve le disposizioni specifiche contenute nei decreti  ministeriali  4 settembre 1996, 15 maggio  1997, 28 settembre 1999 e nel decreto legislativo 13 gennaio 1999, n. 41, nelle disposizioni del codice IMDG del codice IBC e nel codice IGC, quali definite dall’articolo 2 della direttiva 93/75/CEE, del  Consiglio, del 13 settembre 1993, nelle disposizioni dell’accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose per vie navigabili interne (ADN) e del regolamento per il trasporto delle sostanze pericolose sul Reno (ADNR), quali incorporate nella normativa comunitaria e nelle istruzioni tecniche per il trasporto sicuro di merci pericolose emanate alla data del 25 maggio 1998.

  • Valutazione dei rischi connessi ai contratti d’appalto o opera di di somministrazione
    Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima, con i subappaltatori:
    • Cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;
    • Coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.

    L’obbligo non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, sempre che essi non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI.

    IGM Consulting offre: Valutazione con conseguente documentazione che ha lo scopo di indicare i rischi inerenti le interferenze con le attività svolte in azienda da parte di aziende esterne alle quali sia stato appaltato, uno o più servizi mediante regolare contratto, al quale verrà allegato il documento di valutazione dei rischi chiamato DUVRI.